Prospettive

Introduzione

In questo dossier tratteremo il tema della prospettiva nell’arte e il suo contesto in Europa. Esamineremo 10 esempi di prospettiva nelle opere d’arte europee e presenteremo un’attività in classe che ci aiuterà a conoscere i diversi tipi di prospettiva e a vedere se riusciamo a distinguerli.

Gli obiettivi del dossier sono:

  • conoscere le origini della prospettiva e le ragioni per cui gli artisti hanno sentito il bisogno di svilupparla ulteriormente;
  • comprendere il contesto del progresso della prospettiva
  • conoscere i diversi stili di prospettiva e le tecniche utilizzate;
  • essere in grado di identificare il tipo di prospettiva utilizzato in un dipinto.

Il contesto europeo

Abbiamo scelto il tema della prospettiva per questo dossier per due ragioni principali:

  • L’identità culturale influenza la creazione dell’arte. Capire perché gli artisti hanno usato un determinato tipo di prospettiva in ogni periodo, può aiutarci a scoprire qualcosa di più sull’opera d’arte e sul suo contesto. Cosa ha mosso l’artista? Qual era il messaggio che voleva farci percepire? In questo dossier possiamo imparare a conoscere l’arte e la storia, due concetti che vanno sempre di pari passo.
  • Migliorare il pensiero creativo degli adulti. Un tempo l’arte era considerata uno strumento educativo semplice e diretto. È stata creata con l’intento di demistificare e semplificare concetti complessi per renderli facilmente comprensibili. Inoltre, l’arte veniva utilizzata per enfatizzare e focalizzare concetti che, anche se ci piacevano, avremmo potuto rifiutare se non fossero stati presentati in modo esplicito o accattivante. La religione – il cristianesimo – è un esempio lampante dell’applicazione educativa dell’arte in Europa che è stata comunicata attraverso l’arte. Il cristianesimo europeo ha lasciato una vasta eredità architettonica e artistica, comprese le sculture, non perché la Chiesa si preoccupasse tanto della bellezza, ma perché ne riconosceva il potere. L’arte è uno strumento didattico potente che può aumentare l’impatto di una nozione o di un’idea. Non solo, ma può fungere da catalizzatore per potenziare la nostra capacità creativa. Quando siamo esposti all’ambiente artistico, ci aiuta a impegnarci nel pensiero astratto e analitico. Diventiamo più ricettivi a idee e approcci fuori dagli schemi.

La tematica

La necessità di rappresentare lo spazio in tutta la sua profondità è stata oggetto di ricerca da parte degli artisti fin dai tempi antichi. La parola prospettiva, che deriva dal latino perspicere, significa “vedere attraverso”. Ma oltre a parlare del concetto, è interessante rivederne l’origine e la traiettoria, nonché l’influenza sulla pittura.

Nel corso della storia, l’interesse a rappresentare la terza dimensione su una superficie piana è stato molto presente. I Greci furono i primi a scoprire lo scorcio, che si basa sull’idea che una persona non può vedere un oggetto nella sua interezza in una sola volta. Pertanto, essi rappresentavano nella scultura ciò che si poteva vedere da un certo punto, senza tenere conto degli altri elementi.

Ai tempi della Grecia classica, artisti e architetti conoscevano la prospettiva, sapevano che gli oggetti lontani devono essere disegnati più piccoli di quelli vicini. Vitruvio lo conferma nell’unico trattato latino di architettura esistente (46 a.C.), quando menziona specificamente che la prospettiva era ben nota fin dall’antichità.

Uomo vitruviano, disegno di Leonardo da Vinci (autore : Paris Orlando ; license : CC-BY-SA-4.0 ; source : Wikipedia)

Ai tempi della Grecia classica, artisti e architetti conoscevano la prospettiva, sapevano che gli oggetti lontani devono essere disegnati più piccoli di quelli vicini. Vitruvio lo conferma nell’unico trattato latino di architettura esistente (46 a.C.), quando menziona specificamente che la prospettiva era ben nota fin dall’antichità.

Il contesto

Arte medievale

Una delle caratteristiche principali della pittura medievale, prima della scoperta della prospettiva, era la diversa dimensione degli oggetti a seconda della loro posizione relativa nell’immagine. Ma il più delle volte questa differenza di dimensioni non manteneva una proporzione relativa con gli oggetti circostanti.

Come si vede nell’immagine seguente, gli uomini sullo sfondo sono semplicemente troppo grandi per l’immagine e quasi alti quanto gli alberi. In generale, gli artisti medievali tendevano a rendere gli oggetti preminenti sullo sfondo troppo grandi rispetto alla loro rappresentazione prospettica, pur comprendendo chiaramente che gli oggetti sullo sfondo sembrano rimpicciolirsi con la distanza.

L’inverno in fattoria, dei fratelli Limbourg, 1385-1416 (© Public domain ; source : Wikipedia)

Due dei concetti più importanti nella rappresentazione della proporzione e della distanza nell’arte medievale (precedenti diretti della rappresentazione prospettica) sono la concettualizzazione e la polidimensionalità.

Nella concettualizzazione, la dimensione relativa degli oggetti in un’immagine è data principalmente dall’importanza assoluta, o relativa, che l’autore attribuisce a quell’oggetto, indipendentemente dal fatto che si trovi in primo piano o sullo sfondo. Gli altri oggetti sono subordinati, per dimensioni e scala relativa, a quelli principali, producendo distorsioni nelle dimensioni delle figure nelle immagini, come si può vedere nel dipinto seguente, in cui Gesù fa il suo ingresso a Gerusalemme. Il personaggio più importante è Gesù, alto quanto le mura della città.

Ingresso di Cristo a Gerusalemme dei fratelli Limbourg (© Public domain ; source : Wikiart)

Un altro concetto interessante per comprendere l’arte medievale pre-prospettica è la polidimensionalità. La polidimensionalità si ha quando alcuni oggetti sono mostrati da un punto di vista diverso rispetto al resto dell’immagine, quasi sempre alla ricerca della posizione migliore per mostrare quegli oggetti. Questo fa sì che anche alcune figure siano rappresentate da diversi punti di vista simultanei, come si vede nell’immagine seguente, dove il muro che circonda il giardino è rappresentato come visto dall’alto, invece che orizzontalmente, come il resto dell’immagine.

Lo Château de Dourdan, Libro delle ore dei Fratelli Limbourg, 1410 (© Public domain ; source : Wikipedia)

La tecnica più comune in questo periodo era quella di mescolare entrambi i tipi di rappresentazione, come nell’immagine precedente, dove alla multidimensionalità si aggiunge la concettualizzazione, perché come possiamo vedere, il muro del giardino stesso parte dal primo piano, anche se è molto più piccolo delle figure rappresentate nello stesso primo piano, in quanto l’artista non lo riteneva così importante.

L’inventore della prospettiva come la conosciamo oggi è l’artista italiano Brunelleschi, che iniziò ad applicare le tecniche già descritte delle linee e dei punti di fuga alle sue costruzioni e ai suoi disegni, per dare una maggiore e più completa sensazione di tridimensionalità e spaziosità. Brunelleschi utilizzava la prospettiva per cogliere nei suoi disegni un’approssimazione, il più possibile fedele, al risultato finale delle sue future costruzioni. Joseph W. Dauben ci mostra, nelle sue pagine su L’arte della scienza rinascimentale, due immagini: un disegno dello stesso Brunelleschi della sua Chiesa dello Spirito Santo e una fotografia della stessa chiesa vista dallo stesso punto del disegno, che ci dà un’idea della perfezione prospettica di Brunelleschi.

Disegno prospettico per la chiesa di Santo Spirito a Firenze di Filippo Brunelleschi (© Public domain ; source : Wikiart) ; (photo: author :  Randy Connolly ; license : CC BY-NC 2.0 ; source : Smarthistory.org)

Arte rinascimentale

È nel Rinascimento che i pittori fiorentini iniziano a studiare seriamente la prospettiva come scienza, con le sue leggi e i suoi principi matematici. Geni come Mategna, Ghiberti, Massaccio e altri stabilirono alcuni principi necessariamente osservabili per riprodurre le distanze.

Fu Filippo Brunelleschi (1377 – 1446), uno dei grandi architetti fiorentini del Rinascimento, a scoprire il sistema matematico per calcolare la proporzione in cui gli oggetti diminuiscono di dimensioni man mano che si allontanano.

Le teorie di Brunelleschi influenzarono Paolo Uccello (1397 – 1476). Nella sua famosa scena della Battaglia di San Romano, dipinta intorno al 1450, Uccello applicò la geometria nella composizione. In primo piano dipinse un soldato morto, il primo corpo in scorcio ad apparire in un dipinto. Tuttavia, l’opera di Uccello è alquanto rigida; egli non padroneggia l’uso della luce e dell’ombra, così importanti per enfatizzare la profondità e lo spazio.

La battaglia di San Romano di Paolo Uccello (© Public domain ; source : Wikipedia)

La caratteristica principale del Rinascimento fu l’allontanamento dalla concezione medievale di Dio (e della Chiesa) come centro onnipotente della vita, acquisendo maggiore interesse per lo studio degli uomini e del mondo naturale.

Leonardo Da Vinci (1452-1519), studioso di botanica, anatomia, ingegneria e pittura, rappresenta lo spirito investigativo del Rinascimento.

Sebbene fosse già utilizzata nell’antichità, è Da Vinci a imporre la prospettiva atmosferica nel Rinascimento, ottenendo un effetto prospettico molto più compiuto e rompendo con l’impressione di durezza e rigidità della pittura del Quattrocento, che si è evoluta in prospettiva, ma solo linearmente (dai punti di fuga).

Di tutti i tipi di prospettiva, quella atmosferica (detta anche “aerea”) è la più efficace, poiché utilizza nella sua concezione il ruolo svolto dalla luce e dal colore nella nostra percezione.

Produce la sensazione di profondità imitando l’effetto dell’atmosfera, in modo che gli oggetti appaiano tanto più pallidi e blu quanto più sono lontani dall’osservatore.

La Vergine delle Rocce di Leonardo da Vinci, 1497 (© Public domain ; source : Wikipedia)

Il motivo è molto semplice: le particelle di polvere e umidità che fluttuano nell’atmosfera disperdono la luce. La luce di lunghezza d’onda minore (blu) si disperde di più e quella di lunghezza d’onda maggiore (rossa) si disperde di meno. Ecco perché il cielo è blu e perché gli oggetti scuri visti da lontano appaiono di colore blu.

Gli artisti riproducono questo effetto naturale utilizzando toni deboli, pallidi e bluastri all’orizzonte.

Leonardo lo spiega in questo modo: “Delle cose più scure dell’aria, la più lontana sarà la meno scura. Delle cose più chiare dell’aria, la meno bianca sarà la più lontana dall’occhio”.

Gli artisti del Rinascimento si interessarono subito alle leggi e ai principi della prospettiva per aggiungere questo atteggiamento alle loro opere.

Albrecht Dürer (1471-1528) impiegò meticolosamente la nuova tecnica della prospettiva per aggiungere dettagli e precisione alle sue opere. La sua famosa “Lepre”, dipinta nel 1502, è una lezione di disegno illustrativo.

Giovane lepre di Albrecht Dürer, 1502 (© Public domain ; source : Wikipedia)

Il Rinascimento che si diffuse in Europa nel corso del XV secolo spostò l’attenzione sull’uomo e, sostenuto dai progressi della filosofia e della scienza, portò una nuova disciplina analitica e una nuova prospettiva per rappresentare la forma e lo spazio. Le figure acquisiscono maggiore volume e flessibilità e i loro scenari mostrano più chiaramente lo spazio tridimensionale.

Lavorando con modelli umani e copiando l’ambiente in cui vivevano, gli artisti cominciarono a disegnare ciò che vedevano invece di affidarsi ai convenzionalismi acquisiti Lo studio dell’anatomia e della prospettiva divenne parte integrante del lavoro dell’artista, consentendogli di rappresentare adeguatamente ciò che vedeva.

Impressionismo

L’uso del disegno come mezzo di indagine della natura, la sperimentazione della geometria, della prospettiva, delle proporzioni, della composizione e la libera espressione come prodotto del Rinascimento hanno dominato l’arte e la formazione artistica in Occidente, fino all’emergere del Modernismo alla fine dell’Ottocento, soprattutto in relazione agli impressionisti e ai post-impressionisti.

Gli impressionisti, pur continuando a rappresentare il mondo reale, accettano la bidimensionalità del piano: l’arte non è più solo figurativa ma anche astratta. Con questi nuovi atteggiamenti, gli artisti furono incoraggiati a studiare altre tradizioni artistiche non occidentali, che divennero sempre più importanti per gli studiosi di disegno, poiché molte di queste tradizioni sono state incorporate nel lavoro di molti artisti del XIX e XX secolo.

Ninfee (Nympheas) di Claude Monet, 1916 (© Public domain ; source : Aparences.net)

Arte moderna

L’arte moderna rappresenta un corpo di idee in evoluzione tra una serie di pittori, scultori, scrittori e artisti che, sia individualmente che collettivamente, hanno cercato nuovi approcci all’arte. Sebbene l’arte moderna sia iniziata retrospettivamente intorno al 1850 con l’avvento del realismo, gli approcci e gli stili dell’arte moderna sono stati definiti e ridefiniti nel corso del XX secolo. I praticanti di ogni nuovo stile erano determinati a sviluppare un linguaggio visivo originale e rappresentativo dei tempi.

Dal Rinascimento fino al XIX secolo, il piano pittorico è stato visto come una finestra attraverso la quale si guardava il mondo.

Crak! di Roy Lichtenstein, 1964 – courtesy of ©The Estate of Roy Lichtenstein. This artwork is under a copyright, therefore it cannot be used in this dossier. The original artwork is now in the National Gallery of Art in Washington, USA.

L’olandese Mauris Cornelis Escher (1898-1972) è stato un disegnatore e incisore che ha rivoluzionato la prospettiva del piano ed è considerato l’interprete dei concetti matematici, astratti per definizione, che sostengono la relatività dello spazio-tempo proposta da Einstein nel 1905 e nel 1915, un’idea che i suoi seguaci hanno continuato ad ampliare, approfondire e persino modificare.

La prospettiva è senza dubbio una delle risorse più importanti che rendono le sue incisioni e i suoi disegni così interessanti. L’artista ricorre spesso a giochi visivi per sovrapporre simultaneamente più punti di vista di un unico oggetto o spazio, di solito geometrico. Questa trasgressione o combinazione delle regole della rappresentazione richiede un grande controllo dei piani di proiezione e una conoscenza dell’ottica per generare queste prospettive impossibili. Così, con riferimenti ai poliedri e alle dimensioni geometriche opposte, con giochi di percezione tipici degli illusionisti, Escher lavorava con la prospettiva come mezzo per giocare con alcuni concetti.

I giochi ottici e gli inganni percettivi che realizza sul piano del foglio fanno sì che il suo disegno diventi, in un certo senso, una poesia visiva. Il suo lavoro tende a creare un confronto o una dicotomia tra concetti come il giorno e la notte, il mare e il cielo, la simmetria della composizione o la confusione tra opposti come la discesa e l’ascesa, la caduta e la risalita. Nelle sue reti modulari, un animale spesso si trasforma in un altro, o si inserisce nel suo vuoto, nel negativo della sua forma. Il suo immaginario fa anche riferimento a un circuito infinito, a un cerchio di eterno ritorno o di moto perpetuo. Queste immagini poetiche ci parlano di un’idea molto tipica del suo tempo: la relatività della percezione e del significato delle cose. Tutto ciò che sale scende, o forse sale e scende contemporaneamente, perché tutto dipende dal punto di vista da cui lo si osserva.

Nei suoi disegni, lo spazio è simulato con diversi codici di rappresentazione che stabiliscono vari livelli di lettura e creano un trompe l’oeil che ci fa riflettere su ciò che è reale e ciò che è disegno. In questo senso, Escher costruisce lo spazio al di là della prospettiva, simulando che la creazione prenda vita sulla carta, che i disegni a tessere diventino reali o direttamente che sia la mano disegnata a disegnare se stessa. Questo grande controllo tecnico dei codici spaziali, sia a due che a tre dimensioni, è ciò che rende le sue opere quasi matematiche e dà veridicità all’inganno.

Si dice che non esistano coincidenze, soprattutto nel campo della scienza e dell’arte che, salvo eccezioni, vanno di pari passo. Escher, come Leonardo da Vinci a suo tempo, è riuscito a cogliere il momento cruciale della civiltà in cui si sono sviluppati.

Arte postmoderna

Postmodernismo è un termine molto complesso, che ha approcci diversi a seconda dell’autore o dell’artista a cui ci si riferisce. Non è un termine che definisce uno stile artistico. Come il termine modernità, la postmodernità definisce un periodo culturale.

Nell’ambito di questo tipo di arte, sono rilevanti per il tema della prospettiva nel contesto dell’Europa.

Espressionismo astratto – Mark Tobey

Nel tentativo di negare le forme e i disegni tradizionali, adottò le tecniche della calligrafia orientale per creare quella che chiamò scrittura bianca, un disegno confuso di linee filiformi di inchiostro bianco su sfondo scuro. In queste opere il senso di profondità è suggerito dalla sovrapposizione delle linee piuttosto che dall’uso della prospettiva tradizionale.

Op Art

Tra le opere più rappresentative della Op Art ci sono i quadri dipinti da Victor Vasarely negli anni Sessanta e Settanta. In Vonal-Stri (1975) lo sguardo corre verso il quadrato nero al centro della tela. Il senso di movimento è rafforzato dall’illusione di curvatura del piano a sinistra.

Nuova pittura europea

New European Painting è un termine storico-artistico utilizzato per descrivere la pittura contemporanea in Europa dagli anni ’80 e ’90 a oggi. Questo movimento è caratterizzato da una nuova figurazione in relazione all’astrazione americana precedentemente dominante, segnata dalla nostra storia collettiva, dalla memoria e dal trauma del dopoguerra.

Quando pensiamo alla prospettiva in termini tradizionali, molto probabilmente la associamo al concetto di prospettiva lineare, a uno o due punti.

Gli artisti postmoderni e contemporanei di oggi vanno oltre il concetto base di prospettiva lineare e la vedono da una prospettiva completamente diversa.

Julian Beever è un noto artista di strada che utilizza l’anamorfosi per creare l’illusione delle tre dimensioni. Se osservati dall’angolazione preferita, i disegni di Beever sui marciapiedi hanno un’altezza e una profondità che stupiscono l’osservatore. Tuttavia, camminando semplicemente intorno a questi disegni di marciapiede, l’illusione si perde.

Felice Varini incorpora anche il concetto di prospettiva localizzata nel suo lavoro. Se osservati dalla giusta angolazione, i dipinti di linee e cerchi di Varini fluttuano magicamente nello spazio. Quando lo spettatore si sposta leggermente a sinistra o a destra, l’opera sembra essere solo uno strano segno sulle pareti e sul pavimento.

Approcio pedagogico

Perché questo tema è rilevante per gli studenti adulti?

La storia dell’arte ci offre un mezzo per comprendere il nostro passato umano e il suo rapporto con il presente, perché l’atto di fare arte è una delle attività più diffuse dell’umanità. La prospettiva è rilevante in questo caso perché ci aiuta a capire cosa contava per l’artista in ogni periodo. Per esempio, nella prospettiva teorica possiamo vedere un riflesso della società di allora. Con il Rinascimento iniziamo a vedere come nasce la curiosità e la necessità di andare più a fondo.

Imparare a conoscere la prospettiva nell’arte della storia europea può anche stimolare la creatività degli studenti adulti e fornire loro più strumenti per comprendere e spiegare l’arte.

Quali sono i risultati di apprendimento dell’inserimento di questo tema culturale/artistico in un’attività didattica?

Tutti i bambini a scuola imparano a disegnare un cubo. Le basi della prospettiva. Tutto ciò che ci circonda segue le regole della prospettiva. Abbiamo imparato a conoscerla: è tutta un’illusione, ma la tecnica prospettica gioca un ruolo fondamentale nel disegno e nella pittura. Quando dipingiamo con queste abilità, possiamo capire meglio il quadro generale del nostro lavoro. Quindi, se insegniamo ai nostri studenti come utilizzare queste abilità prospettiche, li aiuteremo ad avere un punto di vista più spaziale sul mondo dell’arte.

Come fare: strategie, strumenti e tecniche.

Gli studenti adulti studieranno la storia di specifiche opere d’arte attraverso le tecniche utilizzate e saranno in grado di creare il proprio dipinto mettendo in pratica queste conoscenze.

Opera d’arte

Opera d’arte #1 La tempesta di Giorgione (Rinascimento)

(© Public domain; source: Wikipedia)
  • La sua posizione-relazione con il tema: prospettiva aerea o prospettiva atmosferica
  • Breve descrizione: un paesaggio naturale con elementi architettonici e tre personaggi visibili in primo piano. Sullo sfondo si nota che le strutture stanno per essere colpite da una tempesta.
  • Ubicazione e dimensione europea: Gallerie dell’Accademia, Venezia, Italia
  • L’autore: Giorgio Barbarelli da Castelfranco (Giorgione). Giorgione è stato un pittore italiano di scuola veneziana dell’Alto Rinascimento, morto trentenne. È noto per l’inafferrabile qualità poetica della sua opera, anche se solo circa sei dipinti superstiti gli sono stati attribuiti con certezza.
  • Possibile utilizzo didattico: Giorgione era un maestro della prospettiva aerea. La usava così correttamente da raggiungere livelli sublimi di realismo. In questo dipinto possiamo apprezzare una notevole prospettiva aerea: il colore degrada con l’aumentare della distanza, così come la nitidezza dei contorni, che quasi scompare nello sfondo del paesaggio. Il contrasto tra la chiarezza dei colori e dei contorni del primo piano e il nero e minaccioso sfondo tempestoso è molto evidente. Le linee di fuga sono evidenti: il ruscello e la linea delle case.

Opera d’arte #2 Las Meninas di Velázquez (Barocco)

(© Public domain; source: Wikipedia)
  • La sua posizione-relazione con il tema: prospettiva aerea o prospettiva atmosferica
  • Breve descrizione: c’è una stanza buia al cui centro c’è il ritratto dell’Infanta Margarita circondata dalla sua piccola corte. A sinistra c’è Velázquez davanti a una tela. Sullo sfondo ci sono dei quadri e un uomo in piedi su una porta.
  • Ubicazione e dimensione europea: Museo del Prado, Madrid, Spagna
  • L’autore: Diego Velázquez. Velázquez era un pittore spagnolo, il principale artista della corte di Filippo IV di Spagna e Portogallo e del Secolo d’oro spagnolo. Fu un artista individualista del periodo barocco contemporaneo (1600-1750 circa). Iniziò a dipingere in un preciso stile tenebrista, sviluppando in seguito una maniera più libera caratterizzata da pennellate audaci. Oltre a numerose rappresentazioni di scene di importanza storica e culturale, dipinse decine di ritratti della famiglia reale spagnola e di popolani, culminando nel suo capolavoro Las Meninas (1656).
  • Possibile utilizzo didattico: Questa grande opera è la bibbia della prospettiva, un compendio di tutte le strategie volte a ingannarci spazialmente attraverso la ricreazione di uno spazio illusorio. In Las Meninas troviamo:
  • Prospettiva lineare: con linee e punti di fuga
  • Prospettiva cromatica
  • Prospettiva decrescente
  • Punto di vista alto
  • Alternanza luce-penombra

Opera d’arte #3 Retablo di San Cristoforo, pittore sconosciuto (gotico)

(© Public domain; source: Wikipedia)
  • La sua posizione-relazione con il tema: prospettiva teologica
  • Breve descrizione: un santo al centro della pala d’altare con immagini di chierici intorno a lui.
  • Ubicazione e dimensione europea: Museo del Prado, Madrid, Spagna
  • L’autore: Sconosciuto
  • Possibile utilizzo didattico: nell’arte gotica medievale le figure più importanti, in questo caso San Cristoforo, sono più grandi. Non troviamo una sensazione di profondità, ma solo figure su una superficie piatta. I colori non presentano gradazioni e gli effetti di luce non sono riflessi. Sembrano disegni di bambini, splendidi nella loro semplicità e ingegnosità, ma privi di una scienza pittorica che possa avvicinare la pittura alla realtà.

Opera d’arte #4 La Gioconda di da Vinci (Rinascimento italiano)

(© Public domain; source: Wikipedia)
  • La sua posizione in relazione al tema: sfumato
  • Breve descrizione: ritratto di una donna semisorridente con le mani appoggiate l’una sull’altra
  • Ubicazione e dimensione europea: Museo del Louvre, Parigi, Francia
  • L’autore: Leonardo da Vinci. Leonardo da Vinci è stato un polimeta italiano dell’Alto Rinascimento, attivo come pittore, disegnatore, ingegnere, scienziato, teorico, scultore e architetto. Il genio di Leonardo incarna l’ideale umanistico del Rinascimento e le sue opere collettive costituiscono un contributo alle successive generazioni di artisti pari solo a quello del suo più giovane contemporaneo, Michelangelo.
  • Possibile utilizzo didattico: Le preoccupazioni pittoriche di Da Vinci lo portarono alla ricerca nel campo della prospettiva, dove contribuì con il suo famoso “sfumato”, una tecnica che consiste nello sfumare i contorni, rinunciando alla linea nera che contiene le figure e ottenendo un’atmosfera vaporosa e suggestiva. Con lo sfumato graduale (più è lontano più è evidente) si ottiene una grande sensazione di realismo, gli oggetti appaiono tanto più sfocati quanto maggiore è la distanza tra loro e l’osservatore.

Opera d’arte #5 La scuola di Atene di Raffaello (Rinascimento italiano)

(© Public domain; source: Wikipedia)
  • Posizione e relazione con il tema: prospettiva conica o frontale.
  • Breve descrizione: viene rappresentata una scena idealizzata del mondo classico e del suo rapporto con la filosofia. Pertanto, Raffaello riunisce nello stesso spazio tutti i filosofi classici, ponendo al centro Platone e Aristotele. Anche Eraclito, Euclide, Alciabades, Diogene, Protagora, ecc. fanno la loro comparsa in questo dipinto. Come curiosità, molte di queste figure classiche sono rappresentate attraverso i ritratti dei loro contemporanei.
  • Ubicazione e dimensione europea: Palazzo Apostolico, Città del Vaticano
  • L’autore: Rafael Sanzio. Raffaello è stato un pittore e architetto italiano dell’Alto Rinascimento. Le sue opere sono ammirate per la chiarezza delle forme, la facilità di composizione e la realizzazione visiva dell’ideale neoplatonico di grandezza umana.
  • Possibile utilizzo didattico: Nell’affresco vediamo una composizione assolutamente simmetrica ed equilibrata (le figure sono distribuite in masse simmetriche a destra e a sinistra dell’asse verticale dell’immagine, così come gli elementi dell’architettura rappresentata). L’immagine è ordinata con un disegno molto preciso, con una netta preponderanza del colore e una perfetta prospettiva frontale conica (il cui punto di fuga è sull’asse verticale dell’immagine) e permette di rappresentare con assoluta precisione l’architettura in cui sono inseriti i personaggi.

Opera d’arte #6 Murale in un edificio di Patrick Commecy (Nuova pittura europea)

  • La sua posizione e relazione con il tema: perfetta prospettiva e profondità con effetto 3D
  • Breve descrizione: un vicolo con scale e vicini che svolgono la loro vita quotidiana, dipinto sul lato di un edificio
  • Luogo e dimensione europea: Eyzin-Pinet, Francia
  • L’autore: Patrick Commecy. L’artista francese Patrick Commecy risiede a Eyzin-Pinet, in Francia, ma viaggia in tutto il Paese per dipingere muri. Utilizzando la facciata degli edifici come tela, cattura la storia e la cultura del luogo attraverso la sua arte. Commecy utilizza il trompe-l’œil, una tecnica in cui scene dall’aspetto realistico vengono utilizzate per creare illusioni ottiche. L’aspetto interessante è che, mentre queste facciate realistiche ma finte ingannano a prima vista, alcune delle persone dipinte erano un tempo reali. Commecy dipinge spesso molti personaggi di spicco della storia della città in cui si trova il murale.
  • Possibile utilizzo didattico: il lavoro prospettico è così preciso che sembra davvero che ci sia un vicolo al centro dell’edificio.

Opera #7 “Cinq Ellipses Ouvertes”, mostra: Costellazione di Felice Varini (Nuova Pittura Europea)

(author : iJulian ; license : CC BY-NC-SA 2.0 ; source : Flickr)
  • La sua posizione in relazione al tema: prospettiva localizzata
  • Breve descrizione: linee tracciate su diversi edifici che viste da un lato esatto danno l’impressione di essere cerchi o pilastri sporgenti.
  • Localizzazione e dimensione europea: ingresso del Centre Pompidou-Metz, Metz, Francia
  • L’autore: Felice Varini. Varini è un artista svizzero con sede a Parigi, candidato al Premio Marcel Duchamp 2000/2001. È noto soprattutto per i suoi dipinti geometrici prospettici localizzati in stanze e altri spazi, utilizzando tecniche di proiettore-stencil. Felice dipinge su spazi architettonici e urbani, come edifici, muri e strade. Varini sostiene che l’opera esiste come un insieme, con la sua forma completa e i suoi frammenti. “La mia preoccupazione”, dice, “è ciò che accade al di fuori del punto di vista”.
  • Possibile utilizzo didattico: Il lavoro di profondità è accurato e dà davvero l’impressione che l’oggetto sporga dalla “tela”

Opera d’arte #8 Les Demoiselles d’Avignon (Le signorine di Avignone) di Picasso (Cubismo)

This artwork is under a copyright, therefore it cannot be presented in this dossier. The original artwork can be seen in Museum of Modern Art in New York, USA.

  • La sua posizione-relazione con il tema: senza prospettiva, questo è stato l’inizio dell’allontanamento dalle norme stabilite dal Rinascimento quando si è capito che ci sono altre possibilità.
  • Breve descrizione: cinque donne nude, due delle quali indossano maschere di tipo africano. Sono in una specie di mezzo cerchio e davanti a loro c’è una ciotola di frutta.
  • Luogo e dimensione europea: Museo d’Arte Moderna (MoMA), New York, Stati Uniti.
  • L’autore: Pablo Picasso. Picasso è stato un pittore, scultore, stampatore, ceramista e scenografo spagnolo che ha trascorso la maggior parte della sua vita adulta in Francia. Considerato uno degli artisti più influenti del XX secolo, è noto per essere stato il co-fondatore del movimento cubista, per l’invenzione della scultura costruita, per la co-invenzione del collage e per l’ampia varietà di stili che ha contribuito a sviluppare ed esplorare. Tra le sue opere più famose ci sono il proto-cubista Les Demoiselles d’Avignon (1907) e Guernica (1937), una drammatica rappresentazione del bombardamento di Guernica da parte delle forze aeree tedesche e italiane durante la guerra civile spagnola.
  • Possibile utilizzo didattico: Picasso elimina tutto il sublime della tradizione, rompendo con il Realismo, i canoni della profondità spaziale e l’ideale esistente del corpo femminile, riducendo l’intera opera a un insieme di piani.

Opera d’arte #9 Mani che disegnano di Escher (Arte moderna)

(author : James Wang ; license : CC BY-NC-ND 2.0 ; source : Flickr)
  • La sua posizione in relazione al tema: 2D e 3D
  • Breve descrizione: due mani che si dipingono contemporaneamente
  • Collocazione e dimensione europea: È citato nel libro Gödel, Escher, Bach, di Douglas Hofstadter (Escher era un artista olandese).
  • L’autore: Maurits Cornelis Escher. Escher è stato un artista grafico olandese che ha realizzato xilografie, litografie e mezzetinte di ispirazione matematica. Nonostante l’ampio interesse popolare, Escher è stato trascurato per la maggior parte della sua vita nel mondo dell’arte, anche nei Paesi Bassi, suo paese natale. Aveva 70 anni prima che venisse organizzata una mostra retrospettiva. Alla fine del XX secolo è stato più apprezzato e nel XXI secolo è stato celebrato in mostre in tutto il mondo.
  • Possibile utilizzo didattico: È un esempio di quello che lo scrittore Douglas Hofstadter ha definito uno “strano loop”, un sistema paradossale che si ripete continuamente in modo autoreferenziale senza sembrare avere un inizio o una fine. Escher era affascinato da queste ricorsioni paradossali, sia che le esplorasse sotto forma di scale, cascate o mani auto-illustrate. Questa è anche una delle più chiare esplorazioni di Escher dell’illusionismo implicito nell’arte rappresentativa, in quanto il confine tra disegno bidimensionale e realtà tridimensionale è abilmente messo in gioco.

Opera d’arte #10 La persistenza della memoria di Dalì (Surrealismo)

This artwork is under a copyright, therefore it cannot be presented in this dossier. The original artwork can be seen in Museum of Modern Art in New York, USA.

  • La sua posizione in relazione al tema: Prospettiva lineare
  • Breve descrizione: una spiaggia in vista con rocce sul lato destro sullo sfondo. Un alberello o un ramo da cui esce quello che sembra essere un tavolo. 3 orologi fusi, uno sul ramo, uno sul tavolo e un altro su quella che sembra una figura umana o animale. In basso a sinistra del dipinto c’è un orologio arancione ricoperto di formiche.
  • Ubicazione e dimensione europea: Museo d’Arte Moderna di New York, Stati Uniti (pittore catalano).
  • L’autore: Salvador Dalí. Dalí è stato un artista surrealista spagnolo famoso per la sua abilità tecnica, la precisione del disegno e le immagini sorprendenti e bizzarre delle sue opere.
  • Possibile utilizzo didattico: Questo dipinto rappresenta una prospettiva lineare. Gli oggetti davanti all’opera, l’albero, gli orologi, il tavolo, spiccano più degli oggetti che l’artista vuole far notare agli spettatori, come la montagna, il cielo, l’oceano e le rocce sullo sfondo.

Attività pratiche

Attività 1 – Analizzare un dipinto, la sua prospettiva e il suo contesto

Obiettivi

Analizzare due immagini (cercando che siano molto diverse l’una dall’altra) e cercare di identificare che tipo di prospettiva è stata usata e le ragioni dietro le intenzioni degli artisti.

Materiali

Un computer portatile, un computer o un tablet per studente o per gruppo di studenti e accesso a Internet.

Fase preparatoria

Mostrare i due dipinti agli studenti, chiedendo loro di cercare la biografia e il periodo dell’autore.

Sviluppo

Presentare due opere d’arte agli studenti e chiedere loro di fare prima una piccola ricerca sul contesto. L’idea è che abbiano una certa conoscenza della cronologia e quindi sia più facile per loro procedere.

Poi, a squadre o individualmente, chiedete loro di scrivere:

  • che tipo di prospettiva è stata utilizzata;
  • cosa pensano di ciò che può aver spinto l’artista a fare quel tipo di prospettiva;
  • confrontare un dipinto con l’altro.

Esempio di due dipinti che potrebbero andare bene insieme:

(© Public domain ; source : Wikipedia)
(© Public domain ; source : Wikipedia)
  • Dispense o schede pratiche– guida sui tipi di prospettiva e su come identificarli:

Types of perspective drawing — Cristina Teaching Art

Bibliografia